In questa sezione è possibile consultare un elenco (non esaustivo) di domande frequenti sugli Organismi di Certificazione del Biologico e sul Sistema di Controllo in Italia.

In particolare, nelle risposte sono contenute informazioni minime relative all’attività degli Organismi di Certificazione (ad es. ispezioni, dichiarazione di conformità, misure, gestione della problematica del conflitto di interessi, ecc.), dell’ Autorità Competente (ad es. ruolo di MIPAAFT, ICQRF e Regioni, controlli, autorizzazione degli Organismi di Certificazione, Vigilanza) e dell’Ente di Accreditamento (Accredia).

Come si diventa Organismo di Certificazione del Biologico?

Per poter operare, un Organismo di Controllo deve dapprima possedere i requisiti che lo rendano conforme alla normativa UNI CEI EN/ISO/IEC 17065:2012. Poi deve essere autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MIPAAF) a svolgere attività di controllo e certificazione delle produzioni biologiche, secondo i dettami del Regolamento Europeo 834/07 e della normativa nazionale.

I requisiti di cui sopra non si ottengono con una promozione con durata illimitata; al contrario, sono continuamente verificati da varie autorità (Ministero dell’Agricoltura, ICQRF, Regioni, Accredia) nel corso di controlli e audit annuali a carico di ciascun organismo di controllo.

Dove posso trovare l’elenco degli Organismi di Certificazione del Biologico autorizzati in Italia?
Cosa si intende per Sistema di Controllo?
Cosa prevedono le ispezioni da parte degli Organismi di Certificazione?
Chi rilascia la dichiarazione di conformità?
La conformità del prodotto biologico è garantita solo dagli Organismi di Certificazione?
Come vengono garantite l’efficacia, l’efficienza e la terzietà del Sistema di Controllo?
Non esiste un problema di conflitto di interessi se il controllato (=Operatore) paga il controllore (=Organismo di Certificazione)?
Esistono dei dati relativi all’attività di Vigilanza?